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DAL 1912

"LA TRADIZIONE DELLA CUCINA CAMPANA"

CICCIOTTO AVERSA

Il posto insolito Il pomodorino di Cicciotto
[Cit. Conte Normanno di Aversa]

Ci vediamo da Cicciotto. Ma chi era? Un oste alto e grosso come un monumento nell´Aversa fine ‘800. Una trattoria zingara. Cicciotto l´ha spostata più volte, i clienti la seguivano ovunque. Dal centro, dove ancora domina Franco Mungiguerra con la Polacca, fantastico dolce, alla stazione. Cicciotto aveva un altro nome, ma Luigi gli andava stretto. Era il pranzo, la cena, l´incontro: commercianti di scarpe e allevatori di bufala. Ad Aversa si decideva il prezzo della mozzarella per tutto l´Agro, prima contea normanna d´Italia. Dodici i conti, si distinse per intuito diplomatico Riccardo I. Fece prigioniero Papa Leone IX ma non lo incatenò, preferì scortarlo fino a Roma con gli onori militari. E fu la grande pace con la Chiesa. Da Cicciotto a Pasquale Esposito passano quattro generazioni e una frase: mai dire no. Al ristorante si è aggiunto nel tempo l´Hotel del Sole, il primo della città. Pasquale è il dottorino. Muore il padre nel 2000, laurea e sogni finiscono in credenza, tocca a lui. A nessuno può dire no, figurarsi al destino. Ha 31 anni, faccia pulita e occhialini da farmacista altoatesino, offre con cortesia una delicata cucina di tradizione. Lo assistono zio Giuseppe, il maitre Tonino, lo chef Salvatore Della Pia. Miglior pomodorino vesuviano esaltato da sughi lievi, mai pelati, pesce sempre fresco di Pinetamare o Pachialone, pastiera che è un urlo se inzuppata nel caffè. Asprinio di Caputo, presto la cantina regionale. Mai più di 35 euro, Cicciotto è maestro di diplomazia. Ieri Luigi, oggi Pasquale: è sempre qui il tredicesimo conte normanno. Cicciotto, via Mazzini 27, Aversa.

[Articolo del 27 aprile 2007 dela Repubblica.it]

Conference hall and Restaurant hall
Number Max 150 Persons
Service of Hotel